giovedì 17 aprile 2008

St. Bernardus 6 (Pater)



Birra d’abbazia: basta (quasi) la parola. La tradizione di St. Sixtus si sente tutta (d’altra parte i monaci di Westvleteren, quando decisero di far produrre fuori dal convento le proprie birre non si potevano certo affidare agli ultimi arrivati), e la ricchezza di questa scura dalla gradazione relativamente bassa è davvero evidente. Maturata in barriques di rovere, prodotta con luppoli (per l’aroma) della zona, malti e malti tostati, la “famosa” acqua di Giovanna d’Arco da un pozzo di 152 metri, sempre uguale a se stessa (ed è un complimento, in questo caso). Color marrone castagno, schiuma abbondante, cremosa e persistente, frizzantezza decisa: ma il meglio di sé questa birra lo regala con il gusto e l’aroma. Aroma fruttato e speziato, deciso e ricco: ci senti il pepe, la cannella, le nocciole e il fruttato leggermente asprigno di frutta rossa, insieme alla banana e alla frutta bianca. Il corpo è snello, scattante, aiutato da una frizzantezza pronunciata: ci ritrovi tutto il naso, arricchito da un amarino granuloso di malto tostato e un sottile mix di liquirizia/caffè. Finisce ricca, vivace e curiosa, con un retrogusto piccante di spezie. Splendida. Alc. 6,7% vol ©Alberto Laschi


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